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INIZIO DI UNA VITA DA SLAVE

Erano due mesi che stavo (molto bene) con Lele. Filavamo d’amore e d’accordo quando una pomeriggio è cambiato tutto, dando una sterzata in senso SM al nostro rapporto.

Lele stava nudo in poltrona, e io in ginocchio tra le sue gambe gli stavo facendo un lento pompino. 
Quasi per caso mi ha preso una mano e me la ha piegata dietro la schiena, poi anche l’altra. Io ho aumentato il ritmo del pompino, allora lui, con un fazzoletto mi ha legato i polsi, mi ha preso la testa e ha cominciato muoverla come voleva. Poi mi è venuto dietro e mi ha scopato a bestia, facendomi male, perché non mi ero preparato ne lui si è fatto scrupoli nell’incularmi così a freddo. 

Quando finalmente è venuto non mi ha slegato i polsi (per la verità io non avevo fatto proprio niente per liberarmi) e mi ha chiesto se mi era piaciuto. 
Avrei voluto dirgli che lo preferivo più dolce, però l’erezione che avevo rispondeva da sola. Allora da un cassetto ha preso un paio di manette e con quelle mi ha davvero immobilizzato le braccia dietro la schiena, mi ha fatto sedere su di una sedia e dopo avermi imbavagliato ha cominciato a mettermi delle mollette ai capezzoli e ai testicoli.

Siamo andati avanti per quasi tutta la notte, e gli unici momenti in cui non mi torturava era quando mi violentava.

Abbiamo continuato a stare insieme per altri sei mesi, durante in quali ho imparato molte cose, tra cui purtroppo a vestirmi da donna e a comportarmi come tale quando lui voleva, ma soprattutto a dare ad un uomo molto piacere con il dolore che provo.

Ho avuto altre relazioni, ma sono sempre alla ricerca di un Padrone che possa sostituire veramente Lele.

 

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